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Martin

LUT - la prima ultra oltre 100km (e una valle di cacca)


“Ciao! Mi chiamo Gianmaria e corro da 1 anno e mezzo trail in maniera continuativa. Quest'anno ho percorso tanti km e ho sudato tanto e i risultati sono stati nella media delle mie aspettative.. Non sono un gran runner ma mi piace molto correre in montagna, creare il percorso prima, studiarlo e affrontarlo al mio massimo. Ho fatto anche il passo piu lungo della gamba e mi sono iscritto alla LUT... ho gia cominciato da un mesetto la preparazione ma sto notando che spizzicare info a destra e a manca non mi porterà mai ad essere pronto. Quindi vorrei chiedere aiuto a qualcuno che è in grado di farlo……………”

Ecco come ha cominciato questo bellissimo rapporto, durato 6 mesi, che, attraverso un percorso di allenamenti e scambio di idee, ha portato Gianmaria a potere scrivere poche ore dopo l’arrivo in Piazza Roma nel bel mezzo di Cortina: “Muscoli perfetti, non ho mai avuto mal di gambe rispondevano sempre velocemente.”

E meno di 24 ore più tardi “…………... Muscolarmente nessun dolore. Ho un po di fastidio alle ginocchia. Due unghie andate.”

Penso che alla maggiore parte dei partecipanti alla LUT sarebbe piaciuto scrivere altro tanto, ma sinceramente dubito che potrebbero dire lo stesso.

Non vorrei annoiare con un resoconto di come abbiamo preparato Gianmaria per questa sfida. Basta dire che abbiamo preso la base buona che aveva già ma ben nascosto, che abbiamo migliorato la sua reattività neuro-muscolare e la sua potenza in salita. Abbiamo migliorato la velocità sul medio corto ma anche la resistenza. E abbiamo curato la preparazione muscolare di tutti i distretti del corpo attraverso una seria di protocolli di “functional training”. Il risultato è la storia che segue:

Questo è il mio "breve" racconto del bellissimo viaggio che ho fatto venerdì 22/6 chiamato LUT.

I giorni precedenti alla partenza sono corsi velocemente, vissuti tranquillamente con la famiglia tentando di tenere lontana qualsiasi paura sulla gara, devo dire che mai scelta fu più giusta di salire due giorni prima. Ma prima o poi venerdì doveva arrivare..

Il pomeriggio riposo parecchio spostandomi dal divano al letto, il tempo sembra non passare mai, ripenso mentalmente a quello che ho messo nel cambio, a quello che ho nello zaino, a come è il percorso, controllo il meteo (mette tanto freddo) riguardo l'altimetria e fisso i km ai quali finiscono le salite... mi ripeto i mantra che mi ha suggerito il coach.

Alle 22 raccolgo bambini e bagagli e via verso la partenza.. c'è freddo, siamo in tantissimi, sono arrivato un po tardi e mi trovo molto indietro in griglia (mi sono risparmiato mezz'ora di freddo) ma in fondo non è importante, sono in fibrillazione ma sereno... si alza la musica di Morricone e lo speaker comincia ad urlare, si comincia!!!!!

a parte la coda immensa all'imbocco del sentiero dopo l'asfalto, mi ricordo molto bene il freddo, intenso, l'aria ti entra dappertutto.. sembrano tutti indiavolati, mi passa gente che ha ben poco di atletico, i punti per partecipare sembra li abbiano presi all'Esselunga.. vorrei ricordare che mancano ancora 118 km......

la prima salita e discesa corrono veloci, sono con un gruppo non velocissimo ma almeno non ci si ferma mai, sorpasso qualcuno in discesa e nel falso piano che arriva ad Ospitale.. ripeto secondo me vanno tutti molto forte.. comunque mantengo un buon ritmo senza sforzarmi

Ad Ospitale non mi fermo c'è troppo freddo, ho le mani gelate, c'è una calca al ristoro che sembra di essere ai saldi all'outlet.. se mi fermo mi raffreddo troppo, mangio una barretta e bevo rallentando solo un po il ritmo e via verso Son Forca.. salita un po noiosa e a tratti ripida, sorpasso alcuni che hanno un fiatone da vertical, verso la fine della salita il freddo comincia a pestare veramente, mi fermo e metto l'antivento e un secondo paio di guanti... geloooooo (leggendo dopo il meteo diceva windchill -6, c'erano tutti)

Ho rimosso tutto il tratto che va da Son Forca a Misurina.. eh si che sono quasi 20 km.. boh mi ricordo che mi sono fermato a Federavecchia a mangiare e bere ma per il resto.. probabilmente ho fatto anche qualche microsonno……. o forse era abbastanza noioso.. mah!

Poi ti si apre davanti Misurina all'alba.... beh uno spettacolo, mi godo il lungo lago correndo per sciogliere bene le gambe, scherzo

con un bergamasco sulle salite che verranno e mi racconta un pò la sua LUT 2017.. non mi ha rincuorato per niente !!!!!!

La salita all'Auronzo mi piace parecchio, comincia a diventare un vero percorso di montagna e il freddo non si stempera per niente.. salita dura ma bella e continua, è qui che forgio il mantra per le prossime salite "lento e inesorabile", cerco di tenere un passo fisso senza mai andare sottoritmo, mi sento bene, le gambe vanno come dei treni, il fiato nonostante l'altezza è ottimo non sono mai in affanno nonostante continuo a superare persone.

Arrivo all'Auronzo e vedo gente sdraiata nei teli termici sul balcone, sembra un lazzaretto (ve l'avevo detto che avevamo cominciato troppo forte!!!!!!!).. per mangiare c'è una coda mostruosa, abbastanza stressante, ma non mi innervosisco, faccio con calma e mi cambio, fuori fa veramente freddo e mi tocca mettere la termica lunga oltre all'antivento nonostante sia uscito un bel sole..

Il tratto Auronzo - Forcella Lavaredo è sicuramente uno dei più suggestivi.. vola via, continuo a guardarmi in giro come i bambini al parco giochi.. scherzo con un americano, di Los Angeles, gli chiedo cosa ci fa qui (volo+hotel+gara gli è costato una fortuna) e lui non mi risponde, apre le braccia e indica le tre cime di Lavaredo...... ok hai ragione tu!!!

La discesa successiva è abbastanza lunga ma tranne alcuni tratti molto pendenti è abbastanza corribile, è qui che conosco Luigi e Giovanni, due fratelli di Reggio, con cui finirò la gara.. si scherza parecchio soprattutto nel falso piano che porta a Cimabanche, 5 km di cacca che se li corri vai in affanno dopo 500mt e al passo non arrivi più.. e' qui che Luigi salta fuori con la scoperta che in fondo a lui non piace neanche tanto correre (tra l'altro aveva fatto il passatore 3 settimane prima..), tra stupidate e risate arriviamo a Cimabanche dove mi aspetta la famiglia.. mi fermo un pò di più e mi godo i miei bimbi una mezzoretta, con calma mi cambio, comincia a fare caldo, mangio tanto..

Naturalmente nella sosta mi perdo Luigi e Giovanni.. pazienza, la salita a Lerosa è un pò noiosina, una carraia larga sempre abbastanza pendente all'inizio, verso al fine spiana e la forcella è molto suggestiva, peccato che si vede la TRAVERNAZES.......... avrò letto 20 racconti sulla LUT e ho parlato con tante persone che l'hanno fatta, tutti mi hanno citato solo quella valle.. ho tenuto da parte un mucchio di energie fino ad ora, il ritmo comunque non è male perchè la media è intorno ai 10' al km.. visto che non è male mi fermo a Ra Stua e mi mangio un bel piatto di pasta.

Confermo la Travernazes è una valle di cacca.. bellissima per l'amor del cielo, ma comunque di cacca. Si comincia subito con un bello strappetto, poi un falsopiano che ti porta alle cascatelle e da li comincia una bella salita che non molla mai.. nonostante a Lerosa non si stava male con il sole perchè era ventilato, qui il vento non c'è più.. il caldo aumenta.. ma sto veramente bene, le gambe sono belle piene e siamo oltre l'80esimo.. a metà salita la media è ancora invariata, arrivo in valle dove il sentiero spiana, avrò attraversato 140 volte il torrente, che palle.. ho le scarpe fradice e auguri per le ciocche.. finito il falso piano (interminabile nella mia testa..) c'è uno strappo per la malga e comincia un filo di stanchezza.

Arrivo alla malga, c'è un piccolo ristoro, mi giro e ci sono anche Luigi e Giovanni.. sono fermi da un pò perchè Luigi è un po cotto ma sono pronti per partire, allora mangio al volo due cose riempio le taniche e riparto con loro in tutta fretta.. peccato che comincia una salita bella tosta al caldo (Col dei Bos), e non riesco a stargli dietro, sento il battito leggermente accelerato e rinforzato.. ecco non mi sono alimentato bene, da testone tengo duro fino al col dei bos.. arrivo in cima cotto e mi butto giù in discesa, in fondo si vede un rifugio (poi capirò che non è Col Gallina) non è lontano, vorrei aspettare a mangiare là.. mmm ci sono dei volontari ad un incrocio e ci mandano su in salita... mmmmm perchè sale, si vedono i tornanti e la gente che va su.... troppo tardi, ma mi convinco a mangiare, ormai la nausea si è palesata.. arrivo arrancando a Col Gallina.

Dopo tutto il caldo della Travernazes qui fa un freddo becco a star fermi. Vedo gente che molla, uno che sviene.. GRAZIE SIETE DI AIUTO!!!!!! MI RINCUORATE!!!!!!! dai muoviti cosa guardi, devi solo pensare a mangiare.. ho parecchia nausea e freddo, il morale fa presto a scendere sotto i piedi.. lo spettacolo intorno non aiuta, parecchi chiamano a casa piangendo che non ce la fanno più.. gente sdraiata nei teli termici con intorno i famigliari.. io sono li da solo, mi sforzo a pensare di mandare giù sto cavolo di riso, ma la mente corre, chiamo Mara? mi viene da piangere, meglio di no..

non mi cambio perchè non c'è un telone coperto e rischio di prendere freddo, mi copro bene, finito il riso mando giù 4/5 fette biscottate con la nutella insieme a dieci ettolitri di cocacola (mi fara passare sta cavolo di nausea????...) e un po di frutta secca. Sono un pò in trans, ma prendo su ancora qualcosa dal ristoro e intanto che mangio mi incammino, se mi fermo ancora butto dentro.

Dopo un breve tratto in discesa che nonostante la nausea riesco a correre, attacca la salita per l'Averau.. qui ribecco Luigi e Giovanni, mi chiedono come sto.. di cacca grazie. Con il solito spirito mi imbarcano di nomi e mi danno una pastiglia di enervit.. Li prego in cinese di andare ma non c'è verso, Giovanni si mette davanti e fa il ritmo, intanto parliamo e scherziamo.. non c'è miglior medicina della risata!!!

La salita dell'Averau me la ricorderò come una delle più dure della mia vita.. battito accelerato dalla nausea, sguardo a terra, "lento e inesorabile" mi continuo a ripetere intanto che ascolto le cagate che sparano i due compagni di viaggio; a metà salita mi sento meglio e aumentiamo di parecchio il passo sorpassando molta gente in difficoltà, la nausea non passa ma almeno il cuore sembra ritornato al solito e non mi da affanno..

In cima all'Averau mi sembra di aver scalato l'Everest!!!!! Finalmente grazie alla compagnia il morale è tornato buono, purtroppo guardo la media e si è alzata tantissimo, siamo sopra gli 11.. chissenefrega, godiamoci questi panorami stupendi e cerchiamo di finirla.. il te caldo all'Averau sembra anche aver attenuato la nausea, ci rimettiamo a correre nel tratto fino al passo Giau. Finalmente le forze sono ritornate, le gambe le sento belle piene (in verità le gambe non mi hanno mai abbandonato) e riesco a scattare bene nei sorpassi (scattare??? hai fatto 100km e scatti in piano?? fai paura!!!), seguo senza alcun affanno il ritmo di Giovanni.

Nel procedere fissiamo anche un piano, ai prossimi due ristori ci si ferma poco, ci ingozziamo veloci e si riparte subito, anche perché ricomincia a fare tanto freddo.. al passo Giau la tecnica funziona, ci si aspetta, ormai abbiamo deciso che la finiamo insieme.. scesi dal Giau lo spettacolo che ci si pone davanti non è bello, da lontano si vede tutta la salita alla forcella Giau.... ecco perché' sull'altimetria c'era il punto esclamativo!!! porca vacca se è ripida!!! sguardo basso "lento e inesorabile"!!! la tecnica è che il primo che sbuffa o impreca gli altri due alzano la voce urlando un incitamento, sembra un rosario e forse lo è anche ma molto efficace (le frasi sono le solite "ma chi me l'ha fatto fare?" "il prossimo che mi parla di una 100km gli sputo in un occhio" "chiama a casa l'organizzatore e digli se la può allungare un po' che stiamo in giro tutto domani".....), superiamo una marea di persone.. cerchiamo di incitare i tantissimi ragazzi e ragazze in difficoltà, fermi lungo il percorso.. DAI CHE MANCA POCO NON PUOI MOLLARE ADESSO!!!

Passata la forcella Giau il paesaggio è stupendo.. il sole comincia a scendere e il tramonto rende tutto bellissimo.. anche qui da lontano si vede l'ultima salita, beh non è male, niente a che vedere con il Giau.. anche qui non si contano le persone ferme, addirittura vediamo un ragazzo seduto su una roccia con le mani nei capelli.. Ehi tutto bene? cosa fai? risposta: mi fermo un minuto faccio un pisolino... in coro: pisolino??? MUOVITI ALZA IL CULO CHE E' FINITA LA SALITA!!!!!

Fortunatamente ci segue..

Scavalchiamo e si vede la Croda da Lago!!!!! DAI CHE E' TUTTA DISCESA!!!!!!!

Fino a Croda si corre bene, comincia a fare buio ma il sentiero è largo e sassoso.. solita tecnica, sosta veloce a Croda e via giu... il sentiero nel bosco è veramente di cacca!! io e Luigi decidiamo di diminuire leggermente la corsa perchè il rischio di cadere è veramente alto e lasciamo andare Giovanni che vuole chiudere sotto le 24h (ci abbiamo impiegato un pò a convincerlo)..

Sono così tanto concentrato che mi fa male la testa, vedo radici ovunque anche dove non ci sono, ormai il pensiero fisso è il traguardo.. non arriva più, finito il sentiero comincia una carraia mangia e bevi che spezza le gambe, i famosi 5 km finali, cerchiamo di correrli, è durissima!!!!! dai che è finita ci ripetiamo appena uno si ferma!!!!!! Poi ad un tratto ecco la chiesa di Cortina, il cuore in gola, corri vacca boia corri!! Entriamo in paese, faccio una curva e da lontano vedo la macchina di mia moglie con la bambina dietro che mi guarda.. scoppio a piangere come un vitello!! Se mi fermo non parto più.. li saluto tipo Forrest Gump e via verso Corso Italia!! io e Luigi corriamo come due ossessi, le urla della gente ci fanno lievitare, avremo fatto i 4 e mezzo.. abbiamo finito!!!!!! 23h e 52 minuti!!

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